Il periplo della Sardegna può durare circa un mese, ogni quadrante può essere percorso in una settimana o dieci giorni. Dipende dal vento e dal ritmo che vogliamo dare a questa avventura alla quale potrete unirvi in qualsiasi momento e a partire da qualsiasi tratta.
CAGLIARI
Nel capoluogo della Sardegna, abbracciato dal golfo degli Angeli, si respira aria di mare intrisa di storia e bellezza. Dal porto la città di pietra bianca si mostra distesa sopra i suoi 11 colli. Tutte le strade dal mare portano al quartiere Castello, arroccato con le sue mura, i suoi bastioni e i suoi vicoli stretti. Perdetevi tra le stradine del quartiere Marina dove si sente un’energia multietnica vibrante di profumi speziati. Ristoranti, negozietti, musica, ogni angolo è un pezzetto di mondo da vivere. Viaggiate con noi e scoprite un’occasione per amare la città del sole in primavera, nel mese di maggio c’è la festa di Sant’Efisio con una variopinta processione di abiti tradizionali sardi.
CAPITANA E IS MORTORIUS
Superate le bianche scogliere calcaree del promontorio de La Sella del Diavolo di Cagliari, oltre il faro bianco e nero di Capo Sant’Elia, ci aspetta la lunga spiaggia chiara del Poetto. E andando oltre, a un miglio dal porticciolo turistico della Marina di Capitana le acque trasparenti si fanno smeraldine e il promontorio di Is Mortorius offre riparo dai venti del secondo e terzo quadrante. Oltre la punta si butta l’ancora al riparo anche dai venti di maestrale, protetti all’ombra dei ruderi di una base militare dell’ultimo conflitto mondiale.
CALA REGINA E MARI PINTAU
Le alte scogliere sormontate da una delle tante oltre cento torri d’avvistamento aragonesi della nostra isola, proteggono anfratti accoglienti e sono preludio a spiagge di ciottoli come quella di Mari Pintau, bagnata da un irresistibile smeraldo liquido. Un mare dipinto in cui è impossibile non fare un tuffo.
GEREMEAS/SOLANAS
Una sequenza di lunghe spiagge di sabbia dorata e deliziose insenature nascoste ci accompagnano da Geremeas a Solanas, passando per le due cale Genn’e Mari e Cann’e Sisa di Torre delle Stelle, un piccolo villaggio turistico su un promontorio che la sera si illumina con mille luci.
VILLASIMIUS
Andando vero l’estrema punta sud est della Sardegna si entra nell’ Area Marina Protetta Capo Carbonara (AMPCC), con le sue meravigliose spiagge da Porto Sa Ruxi a Cala Giunco, protetta da Capo Carbonara che si protende quasi a toccare l’isola dei
Cavoli, e ancora la suggestiva Punta Molentis con il suo caratteristico tombolo, un isolotto collegato alla terra da una stretta lingua di sabbia lucente. In estate da non perdere una passeggiata nel vivace centro turistico.
SERPENTARA/PORTO CORALLO
Risaliamo l’incontaminata costa orientale con i suoi fantasiosi paesaggi granitici decorati di macchia mediterranea. Lasciando l’isola di Serpentara con la Torre di Luigi a oriente, si raggiunge la rada di Cala Pira la cui omonima torre costiera svetta tra dune e ginepri odorosi.
Oltre Punta Cappuccini si distendono le bianche sabbie della spiaggia di Cala Sinzias e il lungo litorale di sabbia finissima di Costa Rei. E ancora spiagge sinuose fino a Porto Corallo, nei pressi della foce del fiume Flumendosa.
CAPO SAN LORENZO/SANTA MARIA NAVARRESE
Dopo un lungo tratto in navigazione in cui godremo dei panorami di una costa dall’aspetto selvaggio e dei silenzi che offre la vita di mare, arriviamo al porto di Arbatax, borgo ospitale incorniciato da caratteristiche rocce rosse. Poco più a nord Santa Maria Navarrese, approdo perfetto per chi desidera sbarcare alla scoperta di un angolo dell’isola
davvero caratteristico e ideale per chi ama praticare trekking.
GOLFO DI OROSEI E CALA GONONE
Magiche e meravigliose le cale che si susseguono abbracciate dal Golfo di Orosei da Cala Goloritzè a Cala Luna passando per Mariolu, Biriola e Sisine, alcune di ciottoli e altre sabbiose. I calcari del supramonte si gettano in mare dall’alto di scogliere vertiginose. Questo è il luogo ideale per costruire ricordi indelebili tra un tuffo e l’altro in acque smeraldine.
Cala Gonone è il piccolo porto di una località turistica fervente. Se amate le immersioni approfittatane per scoprire i fondali. A fine luglio si svolge anche un rinomato festival dedicato al jazz.
SINISCOLA
Dopo Orosei la costa si addolcisce e lo sguardo torna a posarsi su lunghe distese di cale e anse sabbiose. Superato Capo Comino, con il suo faro, possiamo fermarci all’Isola Rossa prima di entrare nel porto di La Caletta e da qui
l’avventura, per chi vorrà, può proseguire verso l’entroterra, alla ricerca di borghi caratteristici e cibi deliziosi o andando alla scoperta di belle spiagge come quella di Tiriarzu.
PORTO OTTIOLU/PUNTALDÌA
Dopo aver accarezzato le acque trasparenti di Porto Ottiolu ci lasciamo scivolare verso nord fino a incontrare le lunghe e setose spiagge di San Teodoro con lo specchio lagunare e poco oltre la meravigliosa Cala Brandinchi non per niente detta “la piccola Thaiti”. Siamo nella regione storica della Gallura e di certo approfitteremo per assaggiare un piatto tipico come la deliziosa zuppa gallurese a base di pane e formaggio e annaffieremo il tutto con un ottimo
vino Vermentino. Nel mese di agosto a Berchidda si svolge il famoso festival Time in Jazz.
TAVOLARA
In un territorio in cui regnano i graniti dalle forme fantasiose, l’isola di Tavolara ci guarda imponente con i suoi calcari ripidi. Se amate le immersioni non perdete l’occasione di visitare i ricchi fondali dell’area marina protetta. Anche salire sulla cima dell’isola è un’esperienza sensazionale. Per ottimizzare il vostro viaggio scegliete il periodo in cui c’è il panoramico Festival del Cinema, all’inizio di luglio.
OLBIA/PORTO CERVO
L’antico capoluogo della Gallura è custodito nella parte più profonda di un’articolata insenatura a rias lavorata da corsi d’acqua che hanno modellato baie, golfi naturali e lunghe spiagge come Pittulongu, Marina Maria e Porto Istana. Più a nord ci attende Porto Rotondo, una delle località più rinomate per VIP nazionali e internazionali. Giusto il tempo di un aperitivo e andiamo a vivere la bellezza di piccoli paradisi sabbiosi come Portisco, Rena Bianca e Capriccioli.
Se vi piacciono le località mondane possiamo fare una visita anche a Porto Cervo, la nostra Ichnusa non sfigura certo al cospetto di possenti yacht.
ARCIPELAGO DI LA MADDALENA
Superato Capo Ferro ci aspetta la magia di un arcipelago in cui le rocce sembrano animarsi come in un mondo fatato. Caprera, Santo Stefano, Spargi…isole maggiori e minori meritano una sosta prolungata per apprezzare le sfumature delle mille tonalità di azzurro del mare. Potete salire a bordo ovunque vogliate.
PALAU/SANTA TERESA DI GALLURA
Palau, con la curiosa Roccia dell’Orso, è un’altra porta di ingresso per l’Arcipelago di La Maddalena. Da qui a Santa Teresa di Gallura la costa si apre anche in lunghe e chiare spiagge sabbiose, e regala rade e ripari come il suggestivo fiordo di Porto Pozzo. Nella rinomata spiaggia di Porto Pollo il vento è un grande alleato per chi ama praticare sport a vela come windsurf e kitesurf. Mentre l’abitato di Santa Teresa merita una visita per le sue casette colorate, i negozietti e l’imponente torre di Longosardo a due passi dal porto naturale.
CAPO TESTA/CASTELSARDO
Oltre il promontorio di Capo Testa, con i suoi anfratti rocciosi e le piccole insenature animate da sculture granitiche, andiamo verso il lungo paesaggio sabbioso di Rena Majore con morbide dune e poi la Costa Paradiso con gli anfiteatri di rocce che nascondono spiagge incantevoli come Li Cossi.
L’approdo nel piccolo borgo di Isola Rossa, fronteggiata dall’omonima isola di rocce rosse, ci regala uno sguardo su un tratto di Sardegna molto affascinante.
Prendetela in considerazione se volete visitare le lunghe spiagge di Badesi. A centro del Golfo dell’Asinara il pittoresco borgo medievale di Castelsardo ci guarda dall’alto, ormeggiati nella Marina. Qui potete gustare dell’ottimo pesce e osservare le donne che realizzano cestini in asfodelo, paglia o rafia sedute sull’uscio di casa. Suggestivi
i riti della Settimana Santa.
IL PARCO NAZIONALE DE L’ASINARA
Se siete nel nord Sardegna potete salire a bordo anche da Porto Torres o Stintino. Proseguendo verso ovest il passaggio nei dintorni dell’isola Asinara resterà impresso per la bellezza scenografica del mare e delle spiagge bianchissime come La Pelosa fronteggiata dall’Isola Piana e da una delle oltre cento torri costiere sarde.
ALGHERO
Superata la punta a nord ovest, la costa si fa rocciosa fino a trasformarsi in imponenti falesie come quelle di Capo Caccia che preannunciano l’arrivo ad Alghero. Ricca di grotte e di storie sommerse questa zona è molto frequentata dagli amanti delle immersioni. All’interno dell’area marina di Porto Conte, si trova la grotta sommersa più grande d’Europa: la grotta del Nereo. La cittadina catalana di Alghero sa conquistare con i suoi scorci medievali, la sua movida notturna e i piatti prelibati come l’aragosta alla catalana con pomodori e cipolle. Da non perdere la settimana santa con i riti e le processioni suggestive e le feste di capodanno e ferragosto con i fuochi d’artificio sul mare.
BOSA
Navighiamo lungo la costa occidentale, aperta e senza ridossi, verso il colorato borgo medievale di Bosa, alla foce del fiume Temo. Tante le spiagge, le calette e gli scorci da ammirare come Cane Malu e i suoi paesaggi lunari. Piacevole
la visita al panoramico castello dei Malaspina. Davvero trasgressivo il carnevale tradizionale che anima le viuzze del centro con la ricerca di Giolzi, il personaggio simbolo, tra bevute di vino e di malvasia.
ORISTANO
Tutta la costa e l’entroterra dell’oristanese meritano una visita prolungata. Tra spiagge di lucenti chicchi di quarzo come Mari Ermi e Is Aruttas, siti archeologici sul mare come Tharros, i misteri delle statue dei Giganti di Mont’e
Prama e stagni argentati. A Capo Nieddu c’è perfino l’unica cascata a mare di tutta l’isola. Per non parlare delle bontà gastronomiche come la bottarga! Da non perdere le incredibili destrezze a cavallo che si possono vivere durante la Sartiglia, a metà febbraio.
LA COSTA VERDE E L’IGLESIENTE
Superato il golfo di Oristano andiamo verso la Costa Verde in cui si alternano alti costoni rocciosi e alcune bellissime distese sabbiose corollate da alte dune, quasi dei deserti sardi da Pistis e Torre dei Corsari, a Piscinas e Scivu. Superata la curiosa spiaggia di Capo Pecora, detta anche baia delle uova di dinosauro per la forma dei suoi enormi ciottoli, raggiungiamo altre bellissime spiagge come Portixeddu con i suoi scisti verdi, Cala Domestica quasi nascosta dentro una lunga insenatura e la deliziosa Masua che si trova davanti a uno dei faraglioni più conosciuti della Sardegna: il Pan di Zucchero. Tanti i segni del passato minerario di questa zona su tutti la laveria Lamarmora che si vede dal mare.
L’ARCIPELAGO DEL SULCIS
È costituito da due grandi isole dalle coste molto scenografiche e tanti ripari e insenature in cui riparare, Sant’Antioco e San Pietro. Quest’ultima spesso è chiamata come il suo unico comune ovvero Carloforte, uno dei borghi più belli d’Italia in cui parlano ancora un idioma di origine ligure. Molto animato in estate durante il Girotonno, una manifestazione gastronomica, e Crêuza de Mä, dedicata alle musiche da film.
TEULADA
Superato il paradiso dei kitesurfer, Porto Botte, che ha una bella laguna alle spalle in cui vivono anche i fenicotteri rosa, avvistiamo la bellissima spiaggia di Porto Pino e le alte dune di Is Arenas Biancas. Tutto il territorio intorno a capo Teulada ha un mare smeraldino ma, al di là dei mesi estivi, è impossibile da conquistare per via del presidio militare ma oltre ci sono numerose belle cale in cui trovare riparo come Porto Tramatzu e Cala Piscinnì nei pressi della quale troviamo una grande torre d’avvistamento aragonese.
CAPO MALFATANO/NORA
Capo Malfatano che si allunga con la sua torre sembra proteggere la vista di una delle spiagge più affascinanti della Sardegna, Tuerredda con il suo isolotto e la sabbia fine e chiara. Non da meno Capo Spartivento con Cala Cipolla incorniciata da rocce granitiche rosa e Su Giudeu con l’acqua turchese a lambire la lunga spiaggia dorata. Quasi in continuità si susseguono le cale Campana, Sa Colonia e Chia con la torre costiera che domina il paesaggio. Un tratto
di costa rocciosa ci separa dalla spiaggia di Santa Margherita. A terra la distanza si può percorrere su un’antica strada romana a tratti ancora visibile. Dopo una lunga distesa sabbiosa, spesso caratterizzata da spiagge private, in cui troviamo anche un porticciolo, si arriva a Nora, uno straordinario sito archeologico sul mare che preserva traccia delle numerose dominazioni sarde, dai fenici ai romani. Da non perdere la Notte dei Poeti, rassegna di arte e poesia che si svolge a luglio.
PUNTA ZAVORRA
Dopo aver superato l’isolotto di San Macario andiamo verso il promontorio a picco sul mare di punta Zavorra in cui avvistiamo la torre del Diavolo, entriamo nel Golfo degli Angeli e puntiamo decisamente verso la città di Cagliari. La città bianca ci accoglie con il suo skyline verticale, le eleganti torri, i colli che si specchiano negli stagni, i tramonti infuocati e le tracce di una storia antica di popoli e dominazioni che rivivono nei monumenti del centro.